mercoledì 3 agosto 2011

"Negro schifoso": ciclista cacciato dal Giro in Brasile







Marco Coledan, ciclista di Lutrano di Fontanelle della Trevigiani
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A Rio de Janeiro Marco Coledan ci è andato per correre. Nessuna vacanza. Ma l’impegno agonistico è terminato qualche giorno prima del previsto. Colpa di una frase, neppure tanto sussurrata, a sfondo razzistarivolta ad un avversario che non ne voleva sapere di collaborare, di dare il "cambio" per portarsi in testa al plotone. Quel «negro schifoso» urlato in faccia al brasiliano Renato Santos, portacolori del team DataRoa, nel plotone conosciuto come il "Centenario", gli è costata l’espulsione dal Tour do Rio.

Il fattaccio è capitato durante la penultima frazione, disputata sabato scorso, la Teresópolis-Rio das Ostras. Incassato l’epiteto Renato Santos si è rivolto immediatamente agli organizzatori che a fine tappa, dopo aver ascoltato le due parti ed alcuni testimoni - la frase sarebbe stata udita da alcuni corridori che erano in gruppo con i due - si sono rivolti alla giuria che si è poi riunita con i commissari di corsa e dopo aver sentito anche il parere dell'Uci, è stata decisa l’espulsione di Coledan dalla corsa.

Il corridore della Trevigiani non ha infatti preso parte alla quinta ed ultima tappa di domenica. Con la spedizione del team di Remo Mosole l’ex campione europeo junior dell’inseguimento e azzurro della crono, è atteso per questa mattina a Tessera. Non sarà un sereno rientro in Italia dove ad attenderlo ci sarà il fratello Massimo che sul fatto ieri sera cadeva dalle nuvole.

«Non so nulla. Ma non è possibile - ha detto Massimo, pure lui corridore della Trevigiani -. Quell’episodio gli avrà fatto saltare i nervi. Non è da lui un simile comportamento. Forse per questo ieri (domenica, ndr) mi ha scritto un massaggio privato che appena rientrato mi avrebbe raccontato di un fatto insolito che gli era successo in Brasile».

Il ds della Trevigiani, l’ex professionista padovano Mirko Rossato, avrebbe affermato che «questo tipo di insulto in Italia è comune, non è considerato razzista. C'è stato un litigio come in qualsiasi altra corsa - ha dichiarato Rossato al quotidiano online Folha -. In Italia queste situazioni sono normali, ma c'è stata una decisione degli organizzatori, noi l'accettiamo. Renato ha offeso Marco e lui gli ha risposto con una parola che in Italia non ha il minimo significato razzista».

Questa spiegazione non è stata presa per buona dalla giuria e dagli organizzatori che hanno deciso che anche in futuro la Trevigiani non sarà più invitata alla corsa sudamericana. Santos da parte sua ha fatto sapere di non aver ancora deciso se denunciare penalmente Coledan, che risiede a Lutrano di Fontanelle e compirà 23 anni il prosimo 22 agosto.

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