lunedì 15 agosto 2011

Atletica, ai mondiali solo due regionali

TRENTO. Due anni fa erano i "magnifici cinque" sotto la porta di Brandeburgo, adesso saranno i "due superstiti" nella cappa d'umidità e smog di Daegu. Eravamo in tanti e siamo rimasti in pochi. La situazione del movimento dell'atletica leggera del Trentino Alto Adige rispecchia la ancor più delicata e preoccupante situazione nazionale. L'Italia in Asia sarà una delegazione attorno alle 33 unità, la più scarna dal 1983 quando a Helsinki si svolse la prima edizione con 38 azzurri. Siamo arrivati alle porte della tredicesima edizione e, dopo storici trionfi, l'atletica italiana, almeno ad alto livello, sembra un po' una pecorella smarrita. La colpa è di tutti e di nessuno come molto, anzi, troppo spesso accade nel nostro Paese.
Certo, i minimi di partecipazione imposti sia dalla Iaaf e successivamente confermati dalla Fidal sono molto severi, ma l'ottica della federale è quella di portare solo i meritevoli. In poche parole gli atleti che possono entrare in finale o quelli, giovani, che devono fare esperienza. E' umiliante non vedere azzurri in pista come lo sarebbe vederli arrancare nelle ultime posizioni nelle gare di mezzofondo, uscire malamente in batterie o commettere tre nulli.
E così, con il grave infortunio occorso ad Andrew Howe, in pista dal 27 agosto al 4 settembre allo stadio Blue Arc vedremo solo cinque azzurri (Meucci sui 5000, Abate sui 110 hs, Caravelli 100 hs, Milani 400 e Gentili 400 hs).
Dei "nostri", saliranno sull'aereo diretto in Corea del Sud, l'altoatesino Alex Schwazer, alla sua quarta partecipazione iridata, e la matricola trentina Silvano Chesani. Il primo, carabiniere, sarà al via della 20 chilometri di marcia (ore 9 - le 2 in Italia di domenica 28); il secondo, poliziotto, martedì 30 (ore 10,10 - 7 ore in meno in Italia) graffierà la pedana nelle qualificazioni dell'alto. Silvano vanta un primato stagionale di 2,28 metri, 28esima prestazione nel ranking mondiale che, se confermata a Daegu, potrebbe anche valergli un posto tra i dodici finalisti. Sognare, perchè no. 
Se Chesani è l'esordiente, gli altri quattro di Berlino 2009, per vari motivi, non figurano nella lista dei convocati.
Silvia Weissteiner sarebbe in possesso dei requisiti per prendere parte alla rassegna ma lei stessa, da coscienziosa professionista, ha preferito restare a casa e concentrarsi sul 2012. Dopo essere stata la prima bianca sui 5000 metri due anni fa a Berlino (settima) e con un 2010 travagliato a seguito dell'infortunio, la "gazzella" di Casateia è proiettata all'"operazione Olimpiadi di Londra".
Hannes Kirchler è stato protagonista di una bella stagione con parecchi lanci oltre i 60 metri. Il carabiniere meranese ha ottenuto il limite Iaaf B, ma per andare ai Mondiali nel disco servivano 65 metri. Va sottolineato che da qualche anno il discobolo altoatesino non rientra più tra gli "atleti d'interesse nazionale". Lukas Rifesser ci ha provato sia sugli 800 sia sui 1500 ma ha visto che non riusciva a colmare il ritardo di condizione.
Dopo l'intervento chirurgico della scorsa primavera, Christian Obrist sta cercando di ritornare sui suoi livelli per affrontare la stagione invernale, propedeutica al 2012.

Vicino alla convocazione era anche il trentino Yuri Floriani, numero uno sui 3000 siepi ma considerato troppo "vecchio" per andare ai Mondiali col minino B. La Fidal ha concesso deroghe di partecipazione col limite B solo agli under 23.

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