venerdì 26 agosto 2011

Il Comune dà lavoro ai diciassettenni

TRENTO. Il Trentino - Alto Adige vanta il minor tasso di disoccupazione giovanile d'Italia: il 5,7%, contro il 25,1% del Mezzogiorno e il 15,9% nazionale. Lo dice un rapporto dell'Ufficio studi di Confartigianato, secondo cui nella Penisola sono 1 milione e 138 mila i giovani dai 15 ai 24 anni senza un'occupazione. Abituati a primati e podi, siamo dunque in vetta anche a questa classifica. Ma se c'è una classe d'età in cui non è facile trovare lavoro è quella dei 16-17enni che l'estate vorrebbero guadagnare qualche soldino in attesa di ritornare tra i banchi.

Ebbene, a Trento c'è qualcuno che ha pensato anche a loro: il Comune, con il sostegno finanziario della Provincia e il supporto delle Acli, ha lanciato un'iniziativa innovativa: "Summerjobs. La tua città nel verde". In città raccogliere le mele non si può e fare la stagione in albergo è cosa rarissima. Ecco allora i giardini pubblici, che non mancano, da pulire. Due i turni, per 10 persone ciascuno.

Il primo, iniziato il 16 agosto, finirà domani e ha avuto un grande successo: 35 domande pervenute. Il fine - spiega Federica Graffer, delle Politiche giovanili del Comune - è di offrire ai ragazzi un'esperienza simil-lavorativa (con regole e orari), educandoli a rispettare la cosa pubblica. Affiancata dal tutor Matteo Iob delle Acli, la "squadra" pomeridiana di ieri era impegnata nelle aiuole di piazza Centa: cinque ragazzi, tutti con alle spalle diverse esperienze di lavoro. O, per lo meno, tentativi. Daniele Munerati Faes (Iti) ha bussato alla porta delle società interinali e delle coop. «Senza successo», dice. «Per questo quando un amico mi ha parlato dei Summerjobs mi ci sono buttato a pesce». Valeria Bocseanu (Upt) ha fatto la barista nel dopo-scuola. «Ma se non mi avessero presentato alcuni amici, non mi avrebbero presa: dicono che ho un fisico da bambina...».


Deborah Cagol, (Artigianelli), si è data da fare: volantinaggio, lezioni di matematica e inglese, stage a scuola (non retribuiti): «Trovi queste cose qui, ma niente nel mio settore, la grafica». Levis Sawadogo(Enaip) si era presentato in Comune per lavorare «come disoccupato nella giardineria ma per i minorenni non c'era posto». Questa iniziativa gli piace: «Tengo pulito l'ambiente, conosco altri ragazzi e guadagno qualcosa». Jacopo Segato (Sacro Cuore) è stato volontario per tre anni in colonia e per l'estate gli avevano promesso un lavoro in serra che è sfumato il giorno prima di iniziare. «Io sono disponibile a fare di tutto: mi adatto», dice. A 7,5 euro ogni due ore, ne porteranno a casa 130 circa. Jacopo comprerà un amplificatore, Levis materiale scolastico, Daniele obiettivi fotografici e Deborah una macchina fotografica. E Valeria? «Metterò i soldi da parte». Di questi tempi, una buona idea

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