
Tra le mura domestiche poi il rischio di violenze aumenta. «Con l'afa estiva, in situazioni di cosiddetta 'calma piattà, anche la lite più banale può trasformarsi in veri e propri atti violenti, in cui a soccombere è sempre il più debole, quindi nella maggior parte dei casi purtroppo la donna», sottolinea Lo Iacono. L'irritabilità acuita dal caldo fa dunque esplodere le situazioni di contrasto, anche minime. «Durante le lunghe giornate estive, con meno impegni quotidiani, si ha sì più tempo per incontrarsi, ma anche per scontrarsi - precisa lo psicologo - soprattutto quando si è costretti a rimanere a casa perchè non ci si può concedere una vacanza fuori. È come se qualcosa all'interno dell'individuo si ribellasse in modo aggressivo e violento alla stasi e al caldo opprimente, con esiti sempre negativi», conclude Lo Iacono
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