mercoledì 3 agosto 2011

Bloccati gli sconti sui libri: è la legge anti-Amazon.. Ma come sempre danneggia tutti gli Utenti

La norma impone un tetto massimo agli sconti sui libri: non potranno superare il 15% (in casi eccezionali il 25%). Proteste in rete.
È noto come legge Levi, dal cognome del deputato che l'ha proposta, ma è già stata ribattezzata legge anti Amazon perché pare scrittaapposta per colpire il gigante del commercio online e i suoi omologhi.
Il contenuto di questa norma, che è stata approvata da Camera e Senato ed entrerà in vigore il primo settembre, è presto riassunto: impedire a chi vende libri di decidere l'entità degli sconti a proprio piacere, imponendo un tetto massimo del 15% sul prezzo di copertina salvo casi particolari.
Tali casi particolari sono occasioni come le fiere del libro o le offerte destinate alle organizzazioni no profit: allora lo sconto può arrivare sino al 20%.
Ancora più eccezionale è la possibilità di far arrivare lo sconto al 25%: questa è riservata agli editori che intendano dare il via a una campagna promozionale, la quale però può durare al massimo un mese e non può avere luogo in dicembre.
Si capisce quindi il perché della definizione legge anti Amazon: il sito, così come il collega IBS, riesce oggi a presentare sconti molto più consistenti rispetto a quelli previsti dalla norma, in parte grazie alla propria natura di venditore per corrispondenza.

Addio quindi a libri scontati e libri digitali a basso prezzo

Il problema è che la legge rischia di danneggiare anche e forse soprattuttole piccole librerie e i piccoli editori.
Secondo l'Istituto Bruno Leoni questi soggetti «riescono ancora a sopravvivere proprio grazie alla possibilità di immaginare strategie di mercato diverse, parallele e alternative basate, ad esempio, su promozioni in occasione di qualche anniversario, sulla fidelizzazione di clienti affezionati che meriterebbero un trattamento di riguardo, sull'accessibilità del commercio elettronico, insomma sulla libertà di concepire un mercato atipico che, con un po' di fantasia e coraggio, possa affiancarsi ai grandi marchi e fare la sua parte nella promozione della cultura».
Per questo motivo è stata avviata una petizione, rivolta al presidente Napolitano, tramite la quale si fa rileva la contraddizione tra la legge e gli articoli 3 («È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana») e 41 («L'iniziativa economica privata è libera») della Costituzione.
Impedire di applicare con libertà gli sconti - sostiene l'Istituto - significa in ultima analisidanneggiare i cittadini e in particolare i meno abbienti, che in futuro saranno costretti a rinunciare ad acquistare libri.
Intanto, approfittando dell'ultimo mese di "libertà", Amazon e IBS hanno dato il via a una campagna di sconti estivi: il primo arrivando sino al 40%, il secondo addirittura al 75%.



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