martedì 9 agosto 2011

ANTARTIDE, L'ONDA DELLO TSUNAMI GIAPPONESE HA PROVOCATO IL DISTACCO DI ICEBERG GIGANTI




8 agosto 2011

Il terremoto che ha sconvolto il Giappone ha provocato danni anche all’estremo sud del Pianeta

Lo tsunami che lo scorso 11 marzo ha devastato le coste giapponesi ha raggiunto il circolo polare antartico. Lo ha spiegato Kelly Brunt, scienziato del Goddard Space Flight Center della Nasa.
LE CONSEGUENZE – Fino ad oggi nessuno aveva immaginato che il sisma avesse interessato altri parti del mondo. Anche se l’intensità fu disastrosa, 9 magnitudo sulla scala Richter, nulla lasciava presagire la scoperta annunciata dal dottor Brunt: lo Tsnumani ha raggiunto le coste dell’Antartide, provocando il distaccamento di un iceberg grande come Manhattan. Kelly ha spiegato che il terremoto ha generato onde così grande da attraversare tutto il Pacifico. In sole 18 ore le stesse sono state in grado di scagliarsi sulle coste del continente e iniziare a martellarlo letterlamente. La forza delle onde ha così distrutto parte delle lastre di ghiaccio che compongono il gigantesco Sulzberger Ice Shelf situato a circa 13600 km di distanza dall’epicentro. La frantumazione del ghiaccio ha creato iceberg di grandi dimensioni, uno dei quali è grande quasi 50 miglia quadrate.

LA PROVA – Molti scienziati avevano ipotizzato che il distacco degli iceberg fosse dovuto all’attività sismica, ma finora non c’era stata nessuna prova di questo. Grazie ai satelliti della Nasa e dell’Esa è stato possibile, invece, arrivare a scattare delle fotografie precise. Questa novità potrebbe far luce anche su avvenimenti passati come ha spiegato Emile Okal della Northwestern University. “Nel settembre del 1868, ufficiali di marina cileni hanno segnalato la presenza fuori stagione di grandi iceberg nell’Oceano Pacifico meridionale. L’ipotesi fu che a causare gli stessi fu il terremoto che il mese precedente devastò le coste dell’Africa. Oggi sappiamo che questo è uno scenario più probabile”.


IL BATTITO DELLE ALI – “Questo è un esempio non solo del modo in cui sono connessi gli eventi, anche se avvengono a diversi intervalli temporali e a grandi distanze, ma anche di come gli eventi del sistema terra, del sistema della tettonica a placche, siano in grado di connettersi con un altro tipo di evento apparentemente non correlato come in questo caso: dallo tsunami giapponese è scaturito il parto di un iceberg dalla calotta di ghiaccio in Antartide”, ha dichiarato Douglas MacAyeal dell’University of Chicago Geophysical Sciences reparto e membro del gruppo di ricerca del dottor Brunt.

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