domenica 4 settembre 2011

UNA PASSERELLA CICLOPEDONALE FRA SAN MICHELE E GRUMO


Oltre 150 persone hanno partecipato ieri sera, all'inaugurazione del ponte ciclopedonale che unisce il Comune di San Michele all'Adige con la frazione di Grumo, presenti numerosi amministratori della Piana Rotaliana e della neo nata Comunità di Valle. L'opera, finanziata interamente dalla Provincia autonoma di Trento, è frutto dell'impegno diretto che il presidente Lorenzo Dellai si era assunto nel 2006 verso l'amministrazione comunale di San Michele, nel corso dell'inaugurazione della passerella ciclopedonale che attraversa il torrente Noce all'altezza del ponte della Fosina. All'inaugurazione, l'assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza: "Oggi due comunità si uniscono in modo più forte - sono state le sue parole - attraverso questa opera ardita e davvero significativa dal punto di vista architettonico. Speriamo che essa rappresenti un ulteriore tassello per la mobilità e per la promozione turistica di questo territorio vivace e ricco".

In apertura i saluti del sindaco, Clelia Sandri "Questo ponte è un'apertura verso San Michele, finalmente è collegato alla rete delle piste ciclabili". Successivamente Marcello Pallaoro, direttore dell'Ufficio piste ciclopedonali della Provincia, ha ricordato l'impegno dell'ex dirigente del Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale, Pier Dal Rì, e presentato i dati tecnici dell'opera. Prima del taglio del nastro anche l'intervento di Romano Masè, dirigente del Dipartimento Risorse forestali e montane: "Quest'anno arriveremo a toccare i due milioni di ciclisti che hanno percorso le nostre piste ciclabili - ha commentato Masè -. Se le prime piste ciclabili provinciali sono nate inizialmente come strutture di svago, oggi stanno ormai assumendo significati importanti sul piano turistico, su quello della mobilità sostenibile e, in ultima analisi, anche sotto il profilo del risparmio economico e dell'ambiente".
Infine la benedizione di don Giancarlo, e il taglio del nastro.
Il progetto del ponte ciclopedonale è stato realizzato, su incarico del Comune di San Michele, da Alfonso Dalla Torre dello studio IGT di Trento con la collaborazione, per la parte architettonica, di Marco Piccolroaz, Cesare e Claudio Micheletti dello studio A2. Le caratteristiche aerodinamiche del ponte sono state studiate dal prof. Zasso del Politecnico di Milano, che ha effettuato prove nella galleria del vento su un modello fisico del manufatto. Il progetto esecutivo è stato poi approvato dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale nell'ottobre del 2008.
Il passaggio sul fiume Adige è stato realizzato con un ponte della luce di 107 metri, larghezza utile m 3,15, sostenuto da due archi dell’altezza di 20 metri, formati da 2 tubi di acciaio del diametro di mm 711,2 (28 pollici). I tubi degli archi, prodotti dalla ditta Tenaris-Dalmine, sono stati calandrati a Genova in stabilimenti di carpenteria pesante a servizio dell’industria navale e costituiscono uno dei primi impieghi a livello nazionale di questa tecnologia.
L’impalcato, in grado di sopportare il peso di un mezzo di soccorso da 120 quintali, è costituito da due travi longitudinali in acciaio agganciate ciascuna a 31 pendini rigidi del diametro di 30 mm, che sostengono la soletta in calcestruzzo sulla quale è appoggiato il piano di calpestio in tavole di legno dello spessore di 6 cm.
Per il montaggio della passerella è stata impiegata una sola stilata provvisoria e due autogru, una di servizio da 70 tonnellate e una di sollevamento da 400 tonnellate a braccio variabile.
Il prof. Bursi dell’Università di Trento (Dipartimento di Ingegneria) ha analizzato il comportamento dinamico della passerella e ha progettato il sistema dei TMD (Tuned Mass Dumpers) in grado di smorzare eventuali oscillazioni dell’impalcato. Il sistema di smorzatori è stato realizzato dalla ditta Maurer Söhne Gmbh di Monaco.
La passerella è stata collaudata dal prof. Rosario Ceravolo del Politecnico di Torino in collaborazione con il Laboratorio Prove Materiali e Strutture dell’Università di Ingegneria di Trento. Per il collaudo statico è stato applicato un sovraccarico di 1.518,40 quintali costituito da 208 cassoni pieni d’acqua del peso di circa 7,30 quintali cadauno.
La passerella è illuminata con lampade a basso consumo (LED).


SCHEDA TECNICA

Materiali impiegati
  • 210.000 kg di acciaio, dei quali 100.000 kg circa per i due archi portanti;
  • 400 mc di calcestruzzo per le spalle di appoggio sulle sponde;
  • 2.800 m di micropali dei quali circa 1.500 m sono nelle fondazioni e 1.300 m nelle berlinesi;
  • peso complessivo dei due archi circa 100 tonnellate;
  • peso totale di acciaio impiegato (compresi gli archi) circa 210 tonnellate;
Caratteristiche tecniche
  • distanza fra le imposte degli archi: m 107.00.
  • altezza degli archi da terra: m 20.00 circa
  • larghezza passerella: m 3.15 (è consentito il transito di un mezzo di manutenzione/soccorso da 120 q.li come da Eurocodice 1).
  • tipo di struttura: sistema collaborante arco-trave con cortina di sospensione “rigida” (pendini in barra diam. 30 mm).
Costi
  • Importo di aggiudicazione : euro 1.675.441,53;
  • Impegno di spesa complessivo: euro 2,651.658,31;
  • Il ponte costa euro 24.781,85 al metro lineare, compresa IVA, indennità di occupazione temporanea, espropri ed imprevisti.
Tempi
  • Progetto definitivo ed esecutivo: dicembre 2007;
  • Gara di appalto:14 maggio 2009;
  • Aggiudicazione lavori: 25 gennaio 2010;
  • Consegna dei lavori: 30 marzo 2010;
  • Ultimazione: agosto 2011.
Progetto
  • Progetto e calcoli statici: Studio IGT di Trento, ing. Alfonso Dalla Torre;
  • Collaborazione progetto architettonico: Studio A2 di Trento, architetti Cesare Micheletti, Marco Piccolroaz e Claudio Micheletti;
  • Direzione lavori e sicurezza in esecuzione: ing. Alfonso Dalla Torre;
  • Ente appaltante: Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia autonoma di Trento;
  • Responsabile del procedimento: ing. Renata Albertini;
  • Referente del Servizio: geom. Valerio Valenti;
  • Imprese esecutrici: associazione temporanea di imprese C.M.M. srl e Sofia Edilsonico snc di Vezza d’Oglio (BS).

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