martedì 6 settembre 2011

Oggi lo sciopero anti-manovra



Anche Pd, Idv e Sel

schierati con la Cgil

Le ragioni dello sciopero promosso per oggi dalla Cgil si sono rafforzate dopo il provvedimento sui licenziamenti inserito in extremis 8e non se ne comprende la logica) nella manovra, tanto che anche in alcuni sindacati aderenti a Cisl e Uil - che non aderiscono - si manifestano forti malumori, mentre nel Pd è cresciuto il consenso, tanto che Bersani ha annunciato che sarà presente alla manifestazione di Roma, come lo saranno Di Pietro e Vendola, mentre di parere opposto è Casini. Tuttavia è difficile prevedere con esattezza quali potranno essere le conseguenze delle interruzioni di 8 ore del lavoro sia nei trasporti, sia negli uffici, sia nei vari settori della vita del paese e come si articoleranno le venti manifestazioni regionali in programma. E' comunque significativo che il "Corriere della sera" non sarà in edicola: ciò vuol dire che si avranno anche adesioni non preventivate.

La mappa della protesta

i fermeranno i lavoratori aderenti alla Cgil di tutti i settori, dai trasporti agli uffici pubblici con probabili disagi non solo per chi viaggia ma anche per chi avrà bisogno di pagare un bollettino postale, di fare un'operazione in banca o semplicemente di fare una visita medica in ospedale. Lo sciopero è stato proclamato dalla sola Cgil quindi è improbabile che ci siano servizi chiusi del tutto ma sono comunque previsti rallentamenti e file. Ecco in sintesi la mappa della protesta tenuto conto che per i servizi essenziali esistono fasce e prestazioni di garanzia.

- AEREI: Piloti, assistenti di volo e personale di terra degli aeroporti scioperano dalle 10 alle 18.

- TRENI: Lo stop del trasporto ferroviario e' previsto dalle 9 alle 17. Sciopereranno nello stesso orario anche nelle attività di supporto di pulizia delle vetture, di ristorazione a bordo e di accompagnamento notte.

- BUS-METRO: Bus, metro, tram e ferrovie concesse si fermeranno per 8 ore secondo modalita' stabilite localmente e nel rispetto delle fasce di garanzia. A Roma e a Napoli previsto lo stop dalle 9 alle 17; a Milano dalle 18 a fine turno; a Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; a Bologna dalle 19.30 a fine turno; a Firenze dalle 16 a fine turno ed a Palermo dalle 8.30 alle 17.30.

- NAVI: Interessati allo sciopero anche navi e traghetti che ritarderanno di 8 ore le partenze e gli autisti di camion che si fermeranno per tutto l'arco della giornata.

- STRADE: Disagi sono previsti anche nei caselli autostradali ma e' possibili che ci siano rallentamenti e file anche per l'autonolleggio e nel soccorso autostradale.

- PUBBLICO IMPIEGO lo sciopero sara' per l'intera giornata. Incroceranno le braccia oltre tre milioni di dipendenti tra insegnanti, ospedalieri, ministeriali e dipendenti degli enti locali. Sara' possibile trovare la fila negli uffici pubblici mentre negli ospedali saranno garantite le prestazioni essenziali ma potranno essere rinviate le visite ambulatoriali. Scarsi i disagi nelle scuole dato che la stragrande maggioranza non ha ancora riaperto.

- BANCHE e POSTE: sembra improbabile la chiusura degli uffici ma e' possibile che ci siano file piu' lunghe a causa dell'adesione di parte del personale.

- COMMERCIO E TURISMO: Sciopero per l'intera giornata. Potrebbero esserci disagi nei centri commerciali e nei supermercati con file piu' lunghe alla cassa. Scioperano naturalmente anche i lavoratori della Cgil nell'industria senza che cio' porti pero' disagi per l'utenza.

MEDICI - Anche i medici parteciperanno alle manifestazioni organizzate dalla Cgil, insieme a tutti gli altri lavoratori della sanità. Perciò potranno saltare le attività programmate, come gli interventi, le visite e gli esami diagnostici negli ospedali e nei presidi territoriali delle Asl", anche se saranno garantite le urgenze. "Alla fine a pagare siamo sempre noi medici, insieme a tutto il pubblico impiego, non i calciatori", dichiara Massimo Cozza, leader della Fp-Cgil, ricordando che "per noi ritorna il contributo di solidarietà sugli stipendi oltre i 90mila euro, mentre per gli altri scompare anche a parità di retribuzione, in violazione del principio costituzionale di eguaglianza del sistema fiscale". Con la protesta, aggiunge Cozza, "ci siamo ripresi il diritto ai riscatti per le pensioni, le feste laiche e le tredicesime, e adesso continueremo a batterci per riprenderci lo stipendio senza iniqui prelievi forzosi, i contratti e gli aumenti negati, il turn over e la stabilizzazione per i precari". Per queste ragioni la Cgil medici ha anche promosso l'Appello "Cambiamo la manovra!" (www.cambiamolamanovra.it) insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali mediche, veterinarie e della dirigenza del SSS, e il prossimo mercoledì 8 settembre decideranno unitariamente ulteriori iniziative di mobilitazione.

SCUOLE. Anche gli studenti saranno a fianco dei lavoratori della Cgil ''contro una manovra che distrugge i diritti, iniqua e che continua a far pagare i costi della crisi solo ai più deboli''. «Il nostro slogan - spiegano Rete degli studenti e Unione degli universitari - sarà "Questa volta noi non paghiamo"; da tre anni ripetiamo da ogni piazza che la politica di questo governo nell'affrontare la crisi è sbagliata e che avrebbe portato il nostro Paese al collasso, facendo pagare le conseguenze più gravi in primis a noi giovani. Quello che abbiamo sempre detto oggi è realtà: un'intera generazione vive nella consapevolezza che ormai studiare non serva perché non ci sono né lavoro né futuro nel nostro Paese''. Inoltre 12 settembre, al suono della prima campanella, saranno davanti alle scuole con un flash mob che aprirà l'autunno studentesco che proseguirà con mobilitazioni e iniziative continue, e con la prima grande giornata di mobilitazione studentesca nazionale il 7 ottobre.

Manifestazioni

Oggi sono annunciate manifestazioni in 100 piazze italiane, da Torino a Catania. Il comizio della Camusso è fissato al Colosseo in tarda mattinata

''Direi che da parte di Cisl e Uil c'é una grande sottovalutazione dell'effetto che può avere una norma come l'articolo 8, che viola le leggi esistenti e i diritti dei lavoratori, a nostro avviso assolutamente anticostituzionale'', ha detto il leader della Cgil Susanna Camusso. Per il segretario del sindacato, ''la manovra come quella precedente, come tutta l'opera del ministro del Lavoro è stata costruita sull'idea di isolare chi ha qualche elemento di dissenso. Mi pare evidente che il senso sia quello di vendicarsi''. Per il sindacato ''un'altra manovra e' possibile, dal segno diverso, pagata da chi piu' ha e non ha mai pagato''. Modificare il segno del decreto di ferragosto e', quindi, l'obiettivo del quinto sciopero generale dall'insediamento del governo Berlusconi, il secondo da quando alla guida della Cgil c'e' Susanna Camusso e il primo, dopo un periodo molto lungo, che si svolge a meta' settimana, rompendo la consuetudine degli scioperi di venerdì.

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