giovedì 1 settembre 2011

Mondiali di Atletica - Di Martino in finale; riscatto Pistorius


antonietta di martino - 0

Per la campionessa europea indoor cinque salti senza errori, dall'1,80 della quota d'entrata fino all'1,95 della qualificazione diretta. Misura raggiunta oggi da altre undici atlete, tra le quali la capolista mondiale stagionale, la russa Anna Chicher va e la croata, iridata in carica, Blanka Vlasic. Torneranno tutte in pedana il 3 settembre (ore 12) con stavolta in palio le medaglie. Meucci e' stato, invece, protagonista di una prima batteria in cui ha fatto l'andatura per 2km, riuscendo a restare in scia ai migliori nel momento del decisivo cambio di ritmo. Grazie al 13:39.90 del suo ottavo posto ha così agguantato il terzo tempo di recupero e staccato il pass per la finale di domenica 4 settembre (ore 12:40). Niente da fare, invece, per le altre due italiane in gara nella sessione mattutina: Raffaella Lamera è uscita di scena nell'alto con 1,85 alla terza e tre errori ad 1,89, mentre la giavellottista Zahra Bani ha lanciato 58,92, chiudendo in quattordicesima posizione. Ben dodici atlete raggiungono l'1,95 che rappresenta la qualificazione diretta alla finale di sabato 3 settembre (ore 12). Per Antonietta Di Martino è un'ascesa risolta in cinque rincorse e cinque salti senza sbavature. Nessun errore anche per altre tre atlete: la russa, capolista mondiale dell'anno con 2,07, Anna Chicherova, la croata, iridata in carica, Blanka Vlasic e la ventenne statunitense Brigetta Barrett. Restano fuori nomi eccellenti come quello spagnola Ruth Beitia (1,92), si qualificano migliorandosi alcune outsiders come la nigeriana del Cus Cagliari, Doreen Amata e l'irlandese Deirdre Ryan che con 1,95 riscrivono i primati assoluti dei rispettivi Paesi.
Per andare in finale, domenica 4 settembre (ore 12:40), serviva un piazzamento tra i primi cinque o rientrare tra i cinque migliori tempi di recupero. In prima batteria è proprio Daniele Meucci a prendere l'iniziativa e mettersi davanti a tirare da solo. Il toscano dell'Esercito fa l'andatura passando in 2:50.0 ai 1000 e in 5:37.6 ai 2000. Un chilometro più tardi è riassorbito nel gruppo di testa, ma resiste nella pattuglia dei battistrada. Al suono della campana arriva l'ultimo e più trascinante cambio di ritmo guidato dal viceiridato in carica, Bernard Lagat che va a vincere in 13:33.90, davanti al keniano Longosiwa (13:34.46) e all'etiope Gebremeskel (13:34.48). L'azzurro è ottavo in un tenace 13:39.90, grazie a cui ottiene il terzo crono utile per il ripescaggio. Assente il campione in carica Kenenisa Bekele, nella seconda batteria l'etiope, iridato del cross, Imane Merga (13:37.96) ha sorpreso col sorriso in volto in un'inattesa volata il britannico, campione europeo, Moh Farah (13:38.03). Quasi a voler imitare quanto fatto, quattro giorni fa, dal connazionale Jeilan che proprio negli ultimi metri del rettilineo finale aveva soffiato l'oro dei 10000 a Farah.

La pluricampionessa italiana del giavellotto Zahra Bani incappa in due nulli e poi tenta il tutto per tutto al terzo lancio che vede atterrare il suo attrezzo a 58,92. Non abbastanza per rientrare tra le prime dodici che accedono alla finale di domani (ore 14:10). La lanciatrice delle Fiamme Azurre finisce, infatti, quattordicesima (come nell'edizione 2007 di Osaka), mentre l'ultima misura utile per passare il turno era il 59,65 della ceca Jarmila Klimesova. Sette in tutto, invece, le atlete che oggi hanno superato i 61 metri richiesti per accedere alla finale su cui svetta il 68,76 della tedesca, bronzo olimpico 2008 ed argento iridato 2007, Christina Obergfoll. Si fa avanti il 21enne tedesco David Storl. Il campione mondiale junior 2010 e argento europeo indoor 2011, stampa il miglior lancio di giornata: 21,50. Dietro di lui, supera i 21 metri (21,05) anche lo statunitense Dylan Armstrong, mentre ci va vicino (20,96) Reese Hoffa. In finale venerdì alle 12, con in tasca la misura di qualificazione centrata (20,60), anche il bielorusso, bronzo olimpico, Mikhnevich (20,79), gli statunitensi Whiting (20,77) e Cantwell, iridato in carica oggi capace di 20,73 come il polacco, oro di Pechino 2008, Majewski.

Si delinea quello che potrà essere il possibile duello della finalissima di domani (ore 12:20). Escono, infatti, con i salti più lunghi della mattinata lo statunitense, iridato uscente, Dwight Phillips, balzato allo stagionale con 8,32 (-0.2) e l'australiano, capolista mondiale dell'anno, Mitchell Watt (8,15/+0.2). Terzo con 8,13 (+0.3) il tedesco, campione europeo, Christian Reif. Eliminazione pesante quella del panamense, olimpionico e oro mondiale nel 2007, Irving Saladino che, dopo due nulli, non è riuscito a far meglio di 7,84 (+0.2). L'ultima misura utile per giocarsi la finale era l'8,02 (+0.4) del britannico Tomlinson.

E' ancora lui, nonostante tutto, il protagonista e vincitore morale di questi mondiali di Atletica. Nella prima batteria della staffetta 4x400, in prima frazione, c'è ancora Oscar Pistorius, che insieme ai compagni centra la qualificazione con il terzo tempo alle spalle di stati Uniti e Giamaica. Si qualificano per la finale anche Gran Bretagna, Germania, il Belgio dei gemelli Kevin e Jonathan Borlée, la russia e il Kenya, mentre l'Ityalia non c'è. Il tempo da battere, per ora, è di 2:58.82.

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