domenica 21 novembre 2010

La vedo Dura ...... arriva il Generale


La prossima settimana giungerà la prima vera incursione invernale

L'ultima perturbazione atlantica di una lunga serie:
verrà introdotta in Italia dal canto del cigno di quell'area ciclonica che per giorni ha stazionato in vicinanza delle Isole Britanniche e che ha causato condizioni di forte maltempo in vari Paesi europei. Giungerà domani, si intensificherà domenica e lascerà strascichi instabili in avvio di settimana.
Il profondo cambiamento avverrà in Atlantico:
chi avesse qualche dubbio circa l'influenza dell'Oceano sul nostro clima beh, dovrà ricredersi. Nel bene o nel male è il motore termico dell'intero Continente e l'Italia non è certo immune dai suoi umori. Se fino ad oggi ha prevalso una configurazione ciclonica, a breve dominerà un muro anticiclonico. L'Alta delle Azzorre si spingerà verso nord e si unirà ad un'altra figura altopressoria: la Groenlandese. Un connubio che avrà l'onere di causare una meridianizzazione dei getti d'alta quota e la risultante sarà l'espansione di un possente nucleo Artico in direzione sud.
Dove colpirà l'ondata di gelo?:
Certamente la Russia europea e la botta sarà tosta! E' bene sottolineare che il mese di Novembre, lassù, si sta mostrando inusualmente caldo e le temperature degli ultimi giorni hanno viaggiato su valori di 10 gradi al di sopra della norma. Il gelo si propagherà all'Europa centro orientale e settentrionale, probabilmente coinvolgerà anche parte del settore ovest.
E l'Italia?:
Probabilmente farà freddo anche da noi e l'aria fredda verrà richiamata da una complessa area ciclonica che andrà a formarsi tra le regioni Settentrionali e la Polonia. Il Nord Italia sarà la parte peninsulare che forse registrerà una flessione termica maggiore, ma c'è un però. Sembra che il canale Artico vada a scavare una lacuna barica verso la Francia, dirigendosi pian piano sull'Atlantico. Non è da escludere, quindi, che un po' della massa fredda riesca a raggiungerci dalla Valle del Rodano, propagandosi su gran parte della Penisola.
Toccata e fuga?:
Probabilmente sì. Anche perché il Vortice Canese sembra avere tutta l'intenzione di sgretolare il muro anticiclonico e riaprire la strada alle correnti atlantiche. Per capire l'evoluzione successiva occorrerà prestare attenzione a questa figura, perché potrebbe sprofondare in direzione delle Azzorre e innescare una rimonta altopressoria subtropicale verso il Mediterraneo.
Focus: il tempo sino al02 dicembre 2010
Il fine settimana sarà condizionato dall'ingresso della perturbazione, ciò significa che il tempo peggiorerà. Peggiorerà inizialmente al Nord e nelle Centrali tirreniche, poi toccherà al Sud. Dopodiché lo scivolamento ciclonico verso Levante innescherà correnti occidentali e l'instabilità insisterà principalmente sui versanti tirrenici. In seguito comincerà a fluire l'aria fredda e i venti da nord si manifesteranno sull'Italia Settentrionale. Freddo destinato a propagarsi gradualmente al resto dello Stivale, in un quadro meteorologico caratterizzato da persistente instabilità nelle regioni Centro Meridionali.
L'ondata di freddo, ancora da valutare in termini di precipitazioni, mollerà la presa probabilmente a fine mese, quando forse assisteremo ad una temporanea affermazione anticiclonica. Ovviamente saliranno le temperature e si porteranno su valori più consoni alla norma stagionale.
Evoluzione sino al 07 dicembre 2010
Il dopo è alquanto incerto. Molto dipenderà da come si disporrà il Vortice Canadese, due le ipotesi preminenti: o il ritorno delle perturbazioni atlantiche, o un'ulteriore spinta anticiclonica grazie all'apporto dell'Africano.
In conclusione.
Arriverà il freddo, sì, ma siamo ancora in una fase transitoria ed estremamente dinamica. Non dovremo stupirci, quindi, se dopo il consistente calo termico si manifesterà un significativo rialzo.

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