Sui finanziamenti complessivi il primo settore è il manifatturiero, con un quarto circa del totale. Nei crediti deteriorati, che valgono complessivamente 134,6 milioni, la quota maggiore è invece quella di edilizia e immobiliare, che insieme superano il 32% del totale. Viceversa l'energia verde si conferma il terreno principale di espansione della banca guidata da Franco Senesi e Leopoldo Scarpa . I crediti totali al settore hanno superato i 78 milioni, con un aumento del 10% su dicembre, ma è sui nuovi finanziamenti che si registra il boom. Il credito concesso nel corso del semestre ammonta a 143,2 milioni. Di essi, circa 50 milioni, cioè il 34,9%, sono andati a manifatturiero e estrattivo (+6,4% sul primo semestre 2010), mentre 22,8 milioni, quasi il 16%, sono andati a progetti energetici, con un incremento del 50% sui primi sei mesi dell'anno scorso. Consistente peraltro anche la crescita dei nuovi finanziamenti all'immobiliare, triplicati a 13,5 milioni.
Per quanto riguarda le erogazioni, in testa è sempre l'industria con 28,3 milioni, seguita dall'energia con 13 milioni, su un totale di 80,7 milioni. A livello territoriale crescono del 47,2% i nuovi crediti concessi a imprese trentine, del 36,8% quelli ad aziende emiliane e romagnole, del 21,6% quelli ad imprese lombarde, mentre sono più che raddoppiati i finanziamenti in nuove aree, come le Marche. Calano invece i crediti all'Alto Adige (-26,4%) e al Veneto (-5,6%). Il deterioramento del settore immobiliare si riflette anche in alcune partecipazioni, come quelle in Urbin (Iniziative Urbane Trento) e in Aedes, entrambe svalutate a bilancio.
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